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Un’importante operazione congiunta di Carabinieri e Polizia ha portato all’arresto di due dei responsabili della violenta rapina avvenuta il 25 settembre 2024 a Valenza ai danni di un rappresentante orafo. L’azione, frutto di un’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Alessandria, ha permesso di individuare i membri di una banda criminale composta da pluripregiudicati sinti, attivi in tutto il Nord Italia.
Quel giorno, una potente auto nera ha seguito il rappresentante, bloccandolo durante una sosta. Due uomini sono scesi dal mezzo: uno ha sfondato il finestrino con una mazza, sottraendo uno zaino con gioielli per un valore di 230.000 euro, mentre l’altro impediva alla vittima di reagire. Il terzo complice, alla guida, li ha rapidamente portati via.
Grazie alla prontezza della Squadra Mobile di Alessandria, l’auto è stata trovata poco dopo abbandonata. Le indagini, supportate dalle immagini della dashcam della vittima e da una traccia d’impronta rinvenuta sul display interno del veicolo usato dai rapinatori, hanno permesso di risalire all’identità di uno dei malviventi. Fondamentali anche le intercettazioni, i tabulati telefonici e i dati GPS.
Il lavoro sinergico con i Carabinieri di Piove di Sacco e Santa Margherita Ligure ha ampliato il raggio delle indagini, collegando gli autori della rapina a Valenza a ulteriori episodi criminali. In Veneto, un ricettatore è stato arrestato con parte della refurtiva, mentre in Liguria sono emersi altri furti legati agli stessi soggetti.
L’8 maggio 2025, l’operazione ha portato all’arresto a Venezia e Treviso di due uomini di 49 e 38 anni. Un terzo complice, ventenne, è stato indagato per ricettazione e concorso in rapina aggravata. Altri quattro soggetti – tra cui una donna – sono stati denunciati a vario titolo.
Dalle indagini è emerso che la banda aveva seguito la vittima per giorni, pianificando ogni dettaglio del colpo con sopralluoghi e appostamenti. Ora i principali responsabili si trovano in carcere a Venezia e Treviso.