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MALVICINO - Nel piccolo comune dell’Acquese in provincia di Alessandria, si è registrato un vero e proprio plebiscito alle recenti elezioni comunali. Chiamati alle urne dopo la prematura scomparsa del sindaco Francesco Nicolotti, avvenuta il giorno di Santo Stefano, i cittadini hanno espresso con chiarezza la loro scelta: Cristina Manfrinetti, vicesindaca uscente, è stata eletta con 62 voti su 63 votanti. Un dato impressionante, considerando che il paese conta appena 69 residenti effettivi. L’unica scheda non assegnata alla lista “Spiga di Grano”, guidata dalla Manfrinetti, è risultata nulla.
L’unica candidata del territorio
Cristina Manfrinetti, 43 anni, avvocata di Acqui Terme, era l’unica candidata locale tra i sei in lizza per la carica di sindaco. Gli altri cinque aspiranti provenivano da fuori regione: Mario Carpaneto, 71 anni da Genova (lista “Forza del Popolo”), Luigi Ramaglia, 31 anni da Napoli (“Insieme”), Bruno Isaia Merlin, 68 anni da L’Aquila (“Progetto Paese”), Andrea Gaudio, 32 anni da Caserta (“Progetto Popolare”), e Fabio Cuppone, 34 anni da Brindisi (“Vicini a Malvicino”).
Sebbene alcune di queste liste fossero più schierate politicamente, nessuna aveva legami reali con il paese. Solo tre candidati – Cuppone, Merlin e Carpaneto – si sono visti a Malvicino durante la campagna elettorale. Gli altri non hanno mai messo piede in paese.
“Ci speravo, ma qualche timore c’era”
“Speravo in un buon risultato, ma con così tante liste in campo qualche timore l’ho avuto – ha dichiarato la neoeletta sindaca –. Tuttavia, il paese mi ha dato fiducia e ha riconosciuto il lavoro svolto negli anni. Questo risultato è un segnale forte”.
Manfrinetti ha ricoperto il ruolo di vicesindaca per otto anni al fianco di Nicolotti. Ora, pur con un incarico diverso, conferma la propria dedizione alla comunità: “Il senso di responsabilità non cambia. Questa vittoria è anche per Francesco Nicolotti, che ci ha lasciato un’eredità importante. È il momento di rimboccarsi le maniche e continuare a lavorare per Malvicino”.
