Condividi:
A seguito del drammatico incidente di sabato sera a Montechiaro d’Acqui (AL), dove un uomo di 60 anni ha perso la vita precipitando in un dirupo di 30 metri con il suo trattore, Federacma – la Federazione Confcommercio dei rivenditori di macchine agricole, operatrici e da giardinaggio – chiede azioni concrete per prevenire nuove tragedie nei campi italiani.
La Federazione sottolinea come questi incidenti siano purtroppo ricorrenti, spesso a causa della mancanza di dispositivi di sicurezza adeguati e di controlli tecnici sui mezzi agricoli.
"Ogni ritardo è una condanna a morte"
L’ultimo incidente mortale ha spinto Federacma a sollecitare con forza la piena attuazione dell’obbligo di revisione sui trattori agricoli.
"Ogni settimana assistiamo impotenti a una nuova tragedia, in collina come in pianura," ha dichiarato Andrea Borio, presidente di Federacma. "Questa volta a perdere la vita è stato un sessantenne, in una zona impervia, dove l’utilizzo di un mezzo agricolo senza rollbar o cinture diventa un rischio letale. Sono anni che chiediamo l’adozione del decreto attuativo per la revisione dei trattori: ogni ritardo equivale a una condanna a morte per qualcun altro."
Federacma ha ribadito la propria disponibilità a collaborare con le istituzioni per avviare finalmente un sistema efficiente di revisione tecnica e messa in sicurezza, sfruttando la propria rete di concessionari su tutto il territorio nazionale.
"La tragedia di Montechiaro d’Acqui," ha concluso Borio, "dimostra ancora una volta che dobbiamo avere il coraggio di imporre ciò che è giusto e necessario: la sicurezza nei campi non è più rinviabile."