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È stata inaugurata martedì 8 luglio, ai giardini della stazione nei pressi del Monumento ai Caduti, la panchina rossa e lilla adottata dal Centro antiviolenza me.dea nell’ambito del progetto comunale “Adotta una panchina”. Un gesto simbolico, ma di forte impatto visivo e sociale, che punta a sensibilizzare la cittadinanza sulla violenza di genere e promuovere una cultura delle relazioni basata sul rispetto e sulla consapevolezza.

Alla cerimonia erano presenti la vicepresidente di me.dea Carlotta Sartorio, l’Assessore alle Pari Opportunità Roberta Cazzulo e numerose volontarie del centro. Durante l’evento sono stati letti alcuni brani tratti da “Io sono mia” di Luca Martini, libro che raccoglie storie vere di donne sopravvissute alla violenza e delle operatrici che le hanno sostenute nel loro percorso.

“Abbiamo scelto questo spazio pubblico e centrale – i giardini della stazione – perché la violenza non è qualcosa di lontano, confinato o invisibile. È tra noi, nelle relazioni di tutti i giorni, nei gesti e nelle parole. La panchina – ridipinta con i colori simbolo di me.dea, rosso e lilla – è un invito a non voltarsi dall’altra parte. È anche un punto informativo: su di essa è presente una targhetta con i nostri numeri di contatto”, ha dichiarato Sartorio, sottolineando l’importanza di rendere visibile ciò che troppo spesso resta nascosto.

L’inaugurazione è coincisa con un momento particolarmente significativo per l’associazione: l’apertura della nuova sede in via Guasco 47, che permetterà di accogliere e sostenere più efficacemente le donne che si rivolgono al centro.

L’Assessore Cazzulo, intervenuta durante la cerimonia, ha ribadito il valore educativo dell’iniziativa: “La panchina vuole essere un segno tangibile contro il femminicidio e ogni forma di violenza. Educare alla non violenza significa iniziare fin da piccoli, promuovendo empatia, rispetto e relazioni paritarie”.

L’iniziativa si inserisce in un percorso condiviso tra istituzioni e società civile che intende trasformare simboli in strumenti concreti di sensibilizzazione, prevenzione e accesso all’aiuto.

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