Condividi:

L’associazione me.dea lancia un nuovo sportello dedicato alle donne con disabilità vittime di violenza, creando uno spazio protetto e pienamente accessibile. Il servizio, frutto di un’attenta progettazione e di una forte collaborazione con le associazioni del territorio, mira a offrire supporto personalizzato e a combattere le discriminazioni multiple che queste donne subiscono.

Un supporto su misura e facilmente raggiungibile

Il nuovo sportello è attivo due volte al mese, precisamente il secondo martedì e il terzo giovedì, presso la sede di me.dea in via Palermo 33. Per accedere al servizio, le donne possono utilizzare diversi canali: il numero verde 800 098 981, il numero WhatsApp 339 6378570 o l’indirizzo email [email protected].

L’accoglienza iniziale prevede la possibilità di avviare un percorso di supporto personalizzato. Per garantire un’inclusione completa, è disponibile anche un’interprete LIS (Lingua dei Segni Italiana), assicurando che nessuna barriera comunicativa ostacoli l’accesso all’aiuto.

Formazione e sinergia tra associazioni: il cuore del progetto
Alla base dello sportello vi è un innovativo percorso di formazione reciproca che ha coinvolto me.dea e diverse associazioni del territorio attive nel campo della disabilità, tra cui Listen, AIAS, Verba e UICI. Questa sinergia ha permesso alle operatrici di me.dea di approfondire le specificità della violenza subita dalle donne con disabilità, mentre gli operatori delle associazioni partner hanno acquisito strumenti per riconoscere i segnali di violenza. L’obiettivo è costruire una rete di competenze stabile e un sistema integrato di accoglienza e orientamento.

Accessibilità e sensibilizzazione a 360 gradi
Il progetto ha prestato particolare attenzione all’accessibilità, sia fisica che digitale. Sono stati riorganizzati gli spazi del centro di Alessandria e creato un sottodominio accessibile del sito web, conforme agli standard WCAG 2.1. Per amplificare il messaggio, me.dea, in collaborazione con Listen, ha realizzato una serie di video in LIS che illustrano l’iniziativa e le modalità di accesso allo sportello, diffusi sui canali ufficiali dell’associazione.

"Troppe donne con disabilità subiscono discriminazioni multiple che compromettono la loro libertà e autodeterminazione. È in questa vulnerabilità che si innesta la violenza", ha spiegato Linda Scali, coordinatrice del progetto. "Invitiamo tutte le donne che si trovano in difficoltà a contattarci, e chi lavora nel settore della disabilità a promuovere questo servizio. Solo facendo rete possiamo combattere la violenza di genere."

Tutti gli articoli